Il gruppo romano nasce sul finire degli anni sessanta, quando alla band I Frammenti si unisce il cantante e flautista siciliano Davide Spitaleri. All’epoca hanno in scaletta classici beat inglesi, ma alcuni degli ultimi concerti seguono la moda delle messe beat. L’arrivo di Spitaleri imprime al gruppo la svolta definitiva verso atmosfere spirituali. Nel 1971 registrano la loro prima canzone Colore dell’anima. Nel 1972 viene dato alle stampe il primo album “…E fu il sesto giorno”, dove emerge la voce di Spitaleri. Le liriche ruotano attorno al tema della fragilità dell’uomo. Ma è con il secondo, “Inferno”, che il gruppo s’impone all’attenzione degli appassionati. Uscito del 1973, è un concept album ispirato alla Divina Commedia di Dante. Il fallimento della casa discografica fa quindi sciogliere il gruppo ed il terzo album, “Paradiso”, viene finalmente completato e pubblicato nel 2004. Nel 2009 Spitaleri accetta l’invito esternato dal batterista Michi Dei Rossi, di diventare il nuovo cantante del gruppo Le Orme. Dopo qualche anno Spitaleri ha rivelato di essere tornato con Metamorfosi per la pubblicazione dell’album “Purgatorio” (2016), che completa la trilogia iniziata negli anni ’70. Buon ascolto
MonoProg 19. – Hatfield and the North
Il gruppo si definisce della scena di Canterbury, insieme a Caravan, Soft Machine e Gong. La prima formazione nasce nel 1972 da una riunione dei Delivery che vedeva tre dei suoi ex membri, Phil Miller, il fratello Steve Miller, Pip Pyle ed il neo-entrato Richard Sinclair, che assieme a Steve Miller aveva lasciato i Caravan. Dopo poco Steve Miller abbandona e viene subito sostituito con David Sinclair, cugino di Richard, e pochi giorni dopo il gruppo prende il nome Hatfield and the North. La nuova formazione suonò per una TV francese assieme a Robert Wyatt: le immagini sono l’unica testimonianza in video degli Hatfield prima maniera. David Sinclair abbandona e viene sostituito da Dave Stewart, poi negli Eurythmics. Il gruppo pubblica nel 1974 per la neonata etichetta la Virgin Records, il primo album, “Hatfield and the North”, con sonorità che comprendono lunghe parti strumentali. Tra la fine del 1974 e l’inizio del 1975, dopo aver inciso alcuni singoli, torna in studio e pubblica il secondo album, “The Rotters’ Club”. Come nella migliore tradizione progressive l’album presenta più brani su di un lato ed un’unica suite sul lato B. Nel 1990 si presentò alla band l’occasione di una riunione, un’apparizione dal vivo in una televisione privata inglese, la Central TV, da cui è stato tratto il cd “Live 1990”, pubblicato nel 1993. Buon ascolto
MonoProg 18. – Agorà
Gli Agorà sono un gruppo musicale di rock progressivo italiano, attivo della prima metà degli anni settanta fino agli inizi degli anni ’80 e dagli anni 2000 fino ad oggi. Si formano nelle Marche all’inizio del 1974, influenzati da gruppi come Weather Report e Perigeo. Grazie all’intercessione dell’organizzatore Claude Nobs si esibiscono al festival di Montreux insieme a Perigeo, PFM e Magma, ed esordiscono addirittura su Atlantic, con un album dal vivo, “Live in Montreux”, tratto dalla performance svizzera. Nello stesso anno pubblicano un secondo album, “Agorà 2”, registrato in studio e stilisticamente ancora più vicino al jazz-rock. Dopo alcuni cambi di formazione il gruppo si scioglie nel 1979. Nel 2002 il gruppo si ricostituisce in una formazione acustica e si esibisce dal vivo e lavora alla preparazione di un nuovo lavoro discografico; tuttavia il terzo album “Ichinen” sarà pubblicato soltanto nel 2013. Nel 2014 la band entra nella scuderia della Aerostella, label di Franz Di Cioccio della PFM che ristampa il nuovo album, dandogli una distribuzione internazionale. L’anno successivo a Roma, con una formazione estesa che comprende anche Patrizio Fariselli in qualità di special guest, il gruppo si esibisce dal vivo con l’intento di registrare un nuovo disco dal vivo, “Boombook”, che verrà pubblicato nel 2016. Buon ascolto
MonoProg 17. – Audience
Gli Audience, gruppo britannico, sono stati attivi dal 1969 al 1972, riformandosi nel 2004. Nacquero nel 1969 dalle ceneri di una soul band semi-professionale chiamata Lloyd Alexander Real Estate che comprendeva tutti i membri dei futuri Audience con l’eccezione di Connor. Incidono il primo album “Audience” con cui ottengono un successo di pubblico e critica. Il gruppo fu notato da Tony Stratton-Smith, direttore della Charisma Records che li prese come gruppo di spalla dei Led Zeppelin, associandoli alla sua etichetta. Con la Charisma pubblicano “Friend’s Friend’s Friend”, “The House on the Hill” e “Lunch”. Successivamente il gruppo, dopo alcuni cambi di formazione, si scioglie. Nel 2004 tre membri, Howard Werth, Keith Gemmell e Trevor Williams tornano sulle scene tenendo concerti in Europa ed in Canada, e registrano un album dal vivo per la Electric Record dal titolo “Alive & kickin’& screamin’& shoutin” Buon ascolto
MonoProg 16. – Alan Sorrenti
Nato a Napoli da padre italiano e madre straniera, negli anni ’70 inizia con lavori vicini al rock progressivo e sperimentale, influenzato da Tim Buckley e Shawn Phillips. Nel 1972 pubblica il primo album “Aria” a cui partecipa, tra gli altri, Jean Luc Ponty. L’anno dopo pubblica “Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto”; entrambi i lavori hanno la stessa struttura: il brano che gli dà il titolo occupa un’intera facciata, come una suite, mentre gli arti brani sono meno lontani dalla forma classica della canzone melodica. Particolarmente conosciuti, “Vorrei incontrarti” e “Serenesse”. Dopo la parentesi nel 1975 con il successo del classico napoletano “Dicitencello vuje”, contenuto nel terzo album, l’anno dopo incide “Sienteme, it’s time to land”, con cui tenta la carta internazionale, e nel 1977 il grande successo con “Figli delle stelle”, titolo dell’album e del singolo, nella top ten per sedici settimane consecutive e risultò essere l’ottavo singolo più venduto dell’anno. Nel 1979 ancora un successo con “Tu sei l’unica donna per me”, che gli vale la vittoria al Festivalbar. Pubblica poi altri album che riscuoteranno un gradimento minore.
MonoProg 15. – High Tide
Gli High Tide sono stati un gruppo musicale rock progressivo formato nel 1969 da Tony Hill (cantante, chitarrista e tastierista), Simon House (violinista e tastierista), Pete Pavli (bassista) e Roger Hadden (batterista). Marchio di fabbrica del loro primo album, “Sea Shanties”, è il ricorrente confronto tra la chitarra elettrica di Tony Hill e il violino, anch’esso elettrico, di Simon House. L’album è un mix di hard rock, psichedelia, blues, folk e fusion, spesso menzionato come il primo album progressive metal della storia. Il successivo lavoro, “High Tide”, contiene sonorità più progressive e meno hard, e introduce le tastiere, suonate da Hill e House. I due dischi diventeranno leggendari e assai ricercati dai collezionisti. Le sonorità del terzo album, registrato nel 1970, “Precious Cargo” sono improntate a richiami psichedelici, ma il disco verrà pubblicato soltanto nel 1989, dato che, proprio alla fine delle registrazioni, la band si scioglie. Nel 1989 una reunion tra Hill ed House, e dopo la pubblicazione di cui sopra nasce il progetto High Tide 3, che pubblica “Interesting Times”. L’anno successivo verranno pubblicati due album di inediti, “The Flood” e “A Fierce Nature”, mentre i nuovi High Tide pubblicano “Ancient Gates”, ed infine nel 1992 A Reason of Success”.
MonoProg 14. – Ingranaggi della Valle
Gli Ingranaggi della Valle sono un giovane gruppo formatosi a Roma nel 2010. La band nasce dall’incontro musicale tra Mattia Liberati e Flavio Gonnellini, già membri del trio funk/jazz-rock The Big Chill, con Edoardo Arrigo. Molto presto nasce l’idea di realizzare un concept album legato alla prima Crociata. L’anno successivo nel gruppo entrano anche Marco Gennarini e Leonardo Pandolfo. Sempre nello stesso anno registrano una prima demo di quello che sarà l’album In Hoc Signo, pubblicato dala Black WIdow Records nel 2013 (. Tra gli altri ricordiamo la partecipazione iDavid Jackson (Van der Graaf Generator) al sassofono; nello stesso anno la band vince il premio “Musiche Festival”, organizzato dal Comune di Roma. Nel 2016 viene pubblicato il secondo, e finora, ultimo album “Warm Spaced Blue”, che si discosta dalla matrice jazz-rock del primo, e la band utilizza una grande varietà di strumenti: dal Mellotron al Moog, all’organo Hammond. Il nuovo lavoro vede la partecipazione straordinaria di Fabio Pignatelli dei Goblin. Buon ascolto
MonoProg 13. – Brand X
I Brand X sono un gruppo di jazz-rock e fusion britannica (con qualche riferimento al progressive), attiva nella seconda metà degli anni ’70 e dal 1992 al 1999. La formazione originale comprendeva Percy Jones (basso), John Goodsall (chitarra), Robin Lumley (tastiere) e Phil Collins (batteria), già cantante e batterista dei Genesis. Collins parteciperà a sei dei primi sette album del gruppo, da “Unothodox behaviour”, debutto del 1975, fino a “Is There Anything About?” del 1982, con l’esclusione di “Masques” del 1978. Nel 1992, i membri originali Goodsall e Jones (gli unici stabili tra le varie formazioni) riformano il gruppo sotto forma di trio con il batterista Frank Katz. Nel 2016 Jones e Goodsall hanno di nuovo riunito la band, chiamando Chris Clark alle tastiere e Scott Weinberger alle percussioni. Questa formazione ha pubblicato alcuni live (sia in cd che dvd). Buon ascolto
MonoProg 12. – Latte e Miele
Il gruppo viene fondato nel 1971 da Arnaldo Lombardo ed Alfio Vitanza cui si aggregano Marcello Giancarlo Dellacasa e Oliviero Lacagnina. La band balza all’attenzione del pubblico per aver aperto i concerti dei Van der Graaf Generator, e per la partecipazione a festival pop/rock come Controcanzonissima ed il Festival Pop di Villa Pamphili. Nel 1972 viene pubblicato il loro primo concept-album “Passio Secundum Mattheum”, un’opera rock strutturata sul modello delle passioni bachiane e l’anno successivo “Papillon” che affronta tematiche fiabesche anche se le armonie e i ritmi complessi avvicinano di più l’opera al progressive anglosassone. Nel 1974 il gruppo prova a cambiare la propria tendenza verso un rock più melodico e commerciale, ma ciò causa l’abbandono di alcuni elementi fondatori. Dopo alterne vicende nel 2008 si ricompone la formazione originale che tiene una serie di concerti all’estero, e da uno di questi viene registrato l’album “Live Tasting”. Nel 2019 due componenti storici del gruppo, formano i LatteMiele 2.0 che nel mese di settembre pubblicano il disco “Paganini Experience”, dedicato al compositore genovese Niccolò Paganini. Buon ascolto #stayprog
MonoProg 11. – Flower Kings
Flower Kings sono un gruppo musicale di rock progressivo svedese ispirato, guidato e prodotto da Roine Stolt, attivo dagli novanta e tuttora in pista. Il loro primo album “Back in the World of Adventures” è del 1995, e da allora hanno prodotto vari lavori, sempre ispirandosi al prog rock degli anni settanta ed alla musica classica, ma anche dedicandosi alla sperimentazione ed alla contaminazione con vari generi. Il gruppo nel ’95 è composto da Michael Stolt al basso, Roine Stolt alla chitarra, Tomas Bodin alle tastiere, Hasse Bruniusson alle percussioni e Jaime Salazar alla batteria. Nel 1996 viene pubblicato “Retropolis”. Negli anni successivi il gruppo inciderà una quindicina di altri lavori (tra quelli in studio e dal vivo), fino all’ultimo “Waiting for miracles” nel 2019. Buon ascolto