MonoProg 16. – Alan Sorrenti

Nato a Napoli da padre italiano e madre straniera, negli anni ’70 inizia con lavori vicini al rock progressivo e sperimentale, influenzato da Tim Buckley e Shawn Phillips. Nel 1972 pubblica il primo album “Aria” a cui partecipa, tra gli altri, Jean Luc Ponty. L’anno dopo pubblica “Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto”; entrambi i lavori hanno la stessa struttura: il brano che gli dà il titolo occupa un’intera facciata, come una suite, mentre gli arti brani sono meno lontani dalla forma classica della canzone melodica. Particolarmente conosciuti, “Vorrei incontrarti” e “Serenesse”. Dopo la parentesi nel 1975 con il successo del classico napoletano “Dicitencello vuje”, contenuto nel terzo album, l’anno dopo incide “Sienteme, it’s time to land”, con cui tenta la carta internazionale, e nel 1977 il grande successo con “Figli delle stelle”, titolo dell’album e del singolo, nella top ten per sedici settimane consecutive e risultò essere l’ottavo singolo più venduto dell’anno. Nel 1979 ancora un successo con “Tu sei l’unica donna per me”, che gli vale la vittoria al Festivalbar. Pubblica poi altri album che riscuoteranno un gradimento minore.

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