MonoProg

La formazione piemontese della Locanda delle Fate si affacciò sulla scena discografica italiana nel 1977, con l’uscita del loro primo e unico album “Forse le lucciole non si amano più”.

Lo stile del lavoro è collocabile nella tradizione del rock progressivo italiano ed ottenne un buon successo di critica ma non commerciale. Dopo aver pubblicato alcuni singoli tra il 1978 due singoli nel 1978 ed il 1980 il gruppo si sciolse.

Tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta il progressive e il neoprogressive italiani iniziarono ad avere nuovamente un proprio pubblico e nel 1993 venne pubblicato un il disco “Live”, tratto da una registrazione del 1977.

Nel 1999 poi il secondo album, “Homo homini lupus”. Nel 2012 poi “The Missing Fireflies” (Le lucciole mancanti) ovvero quei brani, finora inediti nella versione studio, che non poterono trovare posto sul primo disco e “Live in Bloom” (edizione solo in vinile). Il 10 ottobre del 2016 la band annuncia sulla sua pagina ufficiale Facebook la volontà di chiudere definitivamente la propria carriera al termine di un ultimo tour (Farewell Tour 2017) in occasione del quarantennale de primo disco e nel 2018 pubblicano infine il box, uscito in diverse versioni, “Lucciole per sempre”.

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Formatosi in Svezia nel 2013 AGUSA è un quartetto prog, inizialmente composto da Tobias Pettersson (basso), il chitarrista Mikael Ödesjö, il batterista Dag Strömkvist e infine Jonas Berge sull’organo. Durante le prove nell’estate del 2013 sono andati in campagna per celebrare alcune jam session in un posto chiamato Agusa, e da lì il nome della formazione. In autunno sono entrati in studio per registrare il loro debutto “Högtid”, che è stato rilasciato all’inizio del 2014, composto da cinque autentici brani progressivi retrò anni ’70, con un lavoro di organi strabiliante e un vero e proprio fondamento psichedelico nella vena di Moonwagon, Hypnos69 e Astra. Seguiranno “Tva” nel 2015, il live “Katarsis” nel 2016 ed “Agusa” nel 2017.

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Eugenio Finardi nasce a Milano nel 1952, con la musica probabilmente nel dna; infatti la madre american è una cantante ed insegnante lirica ed il padre un tecnico del suono. Trascorre l’adolescenza tra l’Italia e l’America e sul finire degli anni ’60 decide di rimanere in Italia (per questa decisione scriverà il brano “Dolce Italia”), muovendosi nelle scene del rock milanese. Forse la sua musica non è ascrivibile al progressive ma nei suoi primi lavori, dai quali abbiamo estratto la playlist odierna, produce per l’etichetta Cramps degli ottimi album rock con influenze prog e jazz-rock, lontana dal tipico stile cantautorale degli anni ’70., tuttavia i testi toccano tematiche politiche e sociali. Il nel 1975, “Non gettate alcun oggetto dai finestrini”, con all’interno la cover rock della canzone folk “Saluteremo il signor padrone”. Il successo arriverà l’anno dopo, con l’album “Sugo” che include due delle sue canzoni più famose, “La radio” e “Musica ribelle” Quindi “Diesel del 1977”, dove compare “Non Diventare Grande Mai” Dalla collaborazione con la band Crisalide, che vede tra i componenti Mauro Spina, Ernesto Vitolo e Stefano, nasce nel 1978 l’album “Blitz”. Seguiranno altri album con una svolta maggiormente commerciale ed il cantautore propone tuttora musica dal vivo.

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Gli Atomic Rooster si formarono nel 1969 su iniziativa di Vincent Crane e di Carl Palmer (poi con E.L. &P.), entrambi provenienti dai Crazy World. di Arthur Brown. Con l’inclusione di Nick Graham, il trio pubblica il primo album “Atomic Roooster”, considerato il loro miglior lavoro. La musica è riconducibile a un certo rock duro con risvolti mistici e occulti. Nello stesso anno pubblicano il secondo lavoro, “Death Walks Behind You” e l’anno dopo “In Hearing of Atomic Rooster”. Nel 1972 è la volta di “Made in England” e nel 1973 “Nice ‘n’ Greasy”. Il gruppo quindi si scioglie e nel 1980 Crane e con altri cambi di formazione pubblicano il quinto album omonimo e nel 1983 il settimo ed ultimo album in studio “Headline News” Nel 1989 Crane si suicida nel giorno di S. Valentino.

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Gli Ibis sono stati un gruppo musicale di rock progressivo nato dalla scissione dei New Trolls, avvenuta nel 1972 ed attivi tra il 1973 ed il 1975. Dopo l’insuccesso di “Searching for a Land”, ci fu l’allontanamento di Vittorio De Scalzi dai New Trolls. Nel successivo album, infatti appare in uno solo degli otto brani. La formazione era dunque composta da Nico Di Palo, Salvi, Belleno e Laugelli. De Scalzi però ritenendosi detentore del nome aprì una causa contro i suoi ex compagni. Nel momento di pubblicare il primo album “Canti d’innocenza canti d’esperienza”, il gruppo cercò un nuovo nome ma non riuscendoci sulla copertina venne stampato un grosso punto interrogativo in copertina indicando semplicemente i propri nomi di battesimo e venne così attribuito a Nico, Gianni, Frank e Maurizio pur essendo il primo disco degli Ibis. Dopo l’abbandono di Belleno, il gruppo ha finalmente un nome, ideato da Salvi, Ibis, l’uccello simbolo di Akh, ed incide il secondo lavoro, “Sun supreme”. Con un altro cambio di formazione nel 1975 sarà pubblicato l’ultimo LP, “Ibis”. Parallelamente, gli stessi componenti del gruppo avviarono anche il progetto della band fantasma Tritons, che incideva esclusivamente cover in lingua inglese.

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I Gong sono un gruppo di rock progressivo fondato dall’australiano Daevid Allen, in precedenza con i Soft Machine. Il loro stile è catalogato come space rock e legato alla scena di Canterbury. Una delle caratteristiche del gruppo è l’anticonformismo dei suoi membri e la variopinta “mitologia” messa in scena nei testi. Hanno ruotato intorno al gruppo principale Gong un grande numero di formazioni e gruppi paralleli (Pierre Moerlen’s Gong, Planet Gong, Euterpe, New York Gong ecc.) che complessivamente sono noti come la Gong Global Family. Attivi tuttora hanno inciso molti dischi tra i quali ricordiamo “Camembert Electrique”, “Angel’s egg”, “You” e “Flying Teapot” L’ultima uscita è “The universe also collapses” del 2019, anno nel quale è uscito anche un box di 12 cd ed un dvd dal titolo “Love from planet Gong”.

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Quella Vecchia Locanda è un gruppo musicale romano che si forma a Monteverde nei primi anni settanta e che suona un rock progressivo a tratti sinfonico. Il primo periodo di attività del gruppo, che va dall’inizio del 1970 fino alla metà del 1972, è occupato da una intensa attività dal vivo riscuotendo un discreto successo. Nel 1971 un loro pezzo viene selezionato per la compilation di rock progressivo intitolata Progressive Voyage. Nel 1972 viene pubblicato l’omonimo album d’esordio del gruppo. Il disco è un concept album con frequenti passaggi sinfonici a sottolineare le atmosfere sognanti e fiabesche dei testi. Frequenti sono i fraseggi voce-piano di ispirazione classica ed evidenza del flauto secondo lo stilema caro agli inglesi Jethro Tull. Nel 1974 viene pubblicato il secondo album, “Il tempo della gioia” con un suono più ricercato del precedente, con un pianoforte in evidenza, ma è meno ispirato rispetto al precedente ed il riscontro del pubblico e della critica sono inferiori. Le difficoltà di ricavarsi uno spazio nel mercato porta il gruppo allo scioglimento. Buon ascolto

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I Colosseum sono un gruppo britannico di progressive rock, con elementi jazz e blues che, nel repertorio, trovano ampio spazio in lunghe suite di grande pregio. Il gruppo si formò a Londra nel 1968 sotto la guida di Jon Hiseman. Gli altri membri fondatori della band originaria sono Dick Heckstall-Smith e Tony Reeves. Dave Greenslade fu inserito immediatamente dopo e la formazione fu completata da Jim Roche. Il primo album, “Those Who Are About to Die Salute You”, è del 1969, così come il successivo, “ Valentyne Suite”, prima pubblicazione per la Vertigo Records. Nel 1970 escono il terzo ed il quarto album, “The grass is greener” e “Daughter of Time”. Nel marzo 1971, prima dello scioglimento, il gruppo regista alcuni concerti da cui sarà tratto un doppio album “Colosseum Live”. Nel 1975 Hiseman riformò la band con il nome di Colosseum II, con un orientamento maggiormente rivolto alle sonorità jazz-fusion. Successivamente ci sono state altre reunion, fino alla pubblicazione nel 2014 dell’album “Time on our side”. Buon ascolto

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Il gruppo romano nasce sul finire degli anni sessanta, quando alla band I Frammenti si unisce il cantante e flautista siciliano Davide Spitaleri. All’epoca hanno in scaletta classici beat inglesi, ma alcuni degli ultimi concerti seguono la moda delle messe beat. L’arrivo di Spitaleri imprime al gruppo la svolta definitiva verso atmosfere spirituali. Nel 1971 registrano la loro prima canzone Colore dell’anima. Nel 1972 viene dato alle stampe il primo album “…E fu il sesto giorno”, dove emerge la voce di Spitaleri. Le liriche ruotano attorno al tema della fragilità dell’uomo. Ma è con il secondo, “Inferno”, che il gruppo s’impone all’attenzione degli appassionati. Uscito del 1973, è un concept album ispirato alla Divina Commedia di Dante. Il fallimento della casa discografica fa quindi sciogliere il gruppo ed il terzo album, “Paradiso”, viene finalmente completato e pubblicato nel 2004. Nel 2009 Spitaleri accetta l’invito esternato dal batterista Michi Dei Rossi, di diventare il nuovo cantante del gruppo Le Orme. Dopo qualche anno Spitaleri ha rivelato di essere tornato con Metamorfosi per la pubblicazione dell’album “Purgatorio” (2016), che completa la trilogia iniziata negli anni ’70. Buon ascolto

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Il gruppo si definisce della scena di Canterbury, insieme a Caravan, Soft Machine e Gong. La prima formazione nasce nel 1972 da una riunione dei Delivery che vedeva tre dei suoi ex membri, Phil Miller, il fratello Steve Miller, Pip Pyle ed il neo-entrato Richard Sinclair, che assieme a Steve Miller aveva lasciato i Caravan. Dopo poco Steve Miller abbandona e viene subito sostituito con David Sinclair, cugino di Richard, e pochi giorni dopo il gruppo prende il nome Hatfield and the North. La nuova formazione suonò per una TV francese assieme a Robert Wyatt: le immagini sono l’unica testimonianza in video degli Hatfield prima maniera. David Sinclair abbandona e viene sostituito da Dave Stewart, poi negli Eurythmics. Il gruppo pubblica nel 1974 per la neonata etichetta la Virgin Records, il primo album, “Hatfield and the North”, con sonorità che comprendono lunghe parti strumentali. Tra la fine del 1974 e l’inizio del 1975, dopo aver inciso alcuni singoli, torna in studio e pubblica il secondo album, “The Rotters’ Club”. Come nella migliore tradizione progressive l’album presenta più brani su di un lato ed un’unica suite sul lato B. Nel 1990 si presentò alla band l’occasione di una riunione, un’apparizione dal vivo in una televisione privata inglese, la Central TV, da cui è stato tratto il cd “Live 1990”, pubblicato nel 1993. Buon ascolto

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