Dopo la presentazione dell’associazione Trasimeno Prog avvenuta nei giorni scorsi, precisamente il 6 ottobre, con un evento protrattosi per diverse ore che ha visto alternarsi sul palco numerose formazioni, c’era una forte aspettativa per il primo appuntamento proposto dall’associazione, il concerto organizzato nella splendida cornice della Sala del Teatro di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago, che vedeva protagonista della serata il gruppo umbro de Il Bacio della Medusa.Così sabato 19 ottobre è stato il presidente dell’associazione Trasimeno Prog, Massimo Sordi che aperto la serata presentando il libro del musicista, è infatti leader dei siciliani Malibran, e scrittore Giuseppe Scaravilli (che non è potuto intervenire alla serata), “Gli incroci del rock”, un gradevolissimo excursus sulla rock music degli anni ’70; a seguire sul palco è salito il sestetto che rappresenta ormai una realtà riconosciuta a livello internazionale.Reduce infatti dalla partecipazione nello scorso mese di settembre al Festival di Veruno, tra le più importanti manifestazioni musicali a livello europeo, la formazione umbra si è presentata in una veste particolare per dare il là alla premiere di Trasimeno Prog.Dopo aver già avuto modo di presentare il loro ultimo album “Seme” in versione acustica anche in altre occasioni, il gruppo ha difatti esteso il repertorio proposto anche a brani tratti dalle precedenti produzioni discografiche, con un attento lavoro di arrangiamento molto apprezzato dal pubblico presente. Dopo l’apertura affidata a “Preludio / Confessione d’un amante” dal secondo album “Discesa agli inferi d’un giovane amante” si è proseguito con “Il vino” tratto dal primo disco “Il Bacio della Medusa”, e subito si è percepito che il lavoro fatto sugli arrangiamenti avrebbe certamente fatto in modo di poter assistere a qualcosa dalle atmosfere più intimistiche rispetto al suono della formazione, spesso elettrico.La performance è proseguita con una manciata di brani tratti dall’ultimo lavoro “Seme”, tra cui ci piace ricordare in particolare due titoli che rappresentano un po’ i poli opposti di questo disco che si discosta dalla precedente produzione del gruppo, con un’anima maggiormente rock e forse meno legata a doppio filo con il prog; stiamo parlando di “5 e -1/4 – fuori dalla finestra il tempo è dispari”, legata già dal titolo ad atmosfere prog”, e di “Sudamerica” dal sapore maggiormente cantautorale.Ci si avvia verso il finale del concerto e si torna ed è l’occasione per ascoltare nella nuova dimensione acustica un trittico di brani dal primo album, “Scorticamento di Marsia” (che il gruppo propone raramente live), “Cantico del poeta errante” e “De luxuria, et de ludo et de taberna”.Infine i bis, pescando ancora dal secondo album, con “Corale Per Messa Da Requiem” e “Melencolia”, e poi l’unica traccia del lavoro “Deus Lo Vult”, “Simplicio”, con il pubblico che al termine in piedi saluta la band.E’ stata una grande serata di musica che ha mostrato un volto meno conosciuto della formazione che non ha certo deluso le aspettative di quanti erano presenti. Ringraziamo per il video Paola Gaya ContiAl prossimo appuntamento #stayprog